“Sono così interessata, appiccicata, morbosamente ghiotta e obesa di vita, che mi interessa pure la morte che di essa è il finale…
e non è detto…”
intervista ad Anna Marchesini a “Che tempo che fa” 2013
Di seguito riprendo un bellissimo testo della collega Roberta Sirigu – Gestalt counselor e pedagogista. Il testo parla della metodologia della Gestalt e del perché più che una teoria psicologica diventa una filosofia di vita. La collega mi scuserà se ne ho preso l’essenza e l’ho trasformata per condividerla con voi.
Sono nel Qui e Ora quando scopro di essere una moltitudine colorata di forme ciascuna con diritto di esserci e di costituire, insieme alle altre, un’unità che va al di là della somma delle singole parti.
Sono nel Qui e Ora quando sento che queste parti si muovono, l’una verso l’altra, si cercano, a volte si evitano, spesso entrano in conflitto creando scosse, disequilibri temporanei, non necessariamente destrutturanti. In quei momenti mi fermo ad ascoltare, c’è spesso una parte di me rifiutata, giudicata, a cui do poco spazio e tempo per potersi esprimere. Ed allora mi rendo conto che quando sto in ascolto qualcosa succede, quando do voce a ciò che tace e lascio fluire il suono o il gesto, tutto converge verso un Centro restituendomi l’Unità, la percezione di essere intera.
Sono nel Qui e Ora quando sento la necessità di vivermi appieno, di stare nelle esperienze quotidiane invece che pensarci sopra, girarci intorno, chiedendomi solo i motivi, le cause, i perché.
Sono nel Qui e Ora quando cerco un mio personale modo di stare al mondo, un’individuazione, una direzione che non sia direttiva ma aperta alle infinite possibilità di espressione, di essere, di stare, di divenire.
Sono nel Qui e Ora perché vivere, a volte, è un casino, il mondo è un casino, io sono un casino, tutti attraversiamo lo stesso guado esistenziale. Eppure possiamo esistere, cercare il nostro spazio di comodità vitale nonostante il senso di smarrimento, l’angoscia che a volte ci coglie, la paura, lo scoraggiamento, la sensazione di solitudine che condividiamo con altri miliardi di uomini e donne; a confermarci che, fuori di noi, c’è anche un Altro con cui camminare e risuonare.
Sono nel Qui e Ora perché, quando ho a che fare con le mie ombre scopro che posso attraversare gli ìnferi senza lasciarmi intrappolare negli abissi, sia che si tratti di paure bloccanti, di memorie dolorose, di ferite antiche … che vanno, vengono, ogni tanto si fermano e quando si fermano sono nere come il corvo.
Sono nel Qui e Ora quando sento la mia pancia e le accordo fiducia. Quando mi emoziono, mi permetto di provare paura, di stare con la tristezza, di provare rabbia, piacere e di compiere delle scelte, di rispondere in modi creativi alle situazioni della vita quotidiana.
Sono nel Qui e Ora perché noi umani, per poter stare in questo mondo (in cui ci sentiamo spesso gettati e – al contempo – portatori di un potenziale da realizzare) abbiamo dovuto imparare a resistere creandoci i nostri affezionati meccanismi, per poterci difendere in caso di attacco, rifiuto, abbandono, inganno etc. Mattone dopo mattone, abbiamo creato una nostra struttura, a volte rigida, a volte più flessibile, che ci ha comunque rassicurato. Siamo vivi grazie alle nostre resistenze, siamo arrivati fino a qui ed ogni tanto ci concediamo un senso di soddisfazione quando sentiamo che questa resistenza si allenta un po’, per dare spazio a nuovi modi di respirare.
Sono nel Qui e Ora quando compio un atto creativo, rischio un cambiamento, oso un movimento inusuale; quando scopro che lo scudo è necessario alla spada e viceversa.
Sono nel Qui e Ora perché la relazione è la danza del contatto e del ritiro, dell’unione e della separazione, dell’approssimarsi e del distanziarsi, della vicinanza e della lontananza, in un ping-pong vitale dall’ uno all’ altro.
Sono nel Qui e Ora perché nella vita, dalle piccole alle grandi cose, vedo un ciclo che si apre e si chiude, si ritira e rinasce; da potenza diventa intenzione, poi atto, forma.
Così si manifesta, dalle situazioni esistenziali ai movimenti della natura!
Se queste parole risuonano in te e vuoi imparare a vivere secondo questa filosofia scrivimi e inizieremo un ciclo di contatto creativo!
annaperna74@gmail.com
(opere di Pedro Fiol)