La nostra visione del mondo rappresenta il frutto di introiezioni astratte, ingoiate e non masticate in cui è mancato il morso della scelta e della curiosità.
Chi lavora sulla consapevolezza di sé agisce seguendo il flusso dell’ esistente: non si basa più su ciò che è stato detto ma piuttosto rinasce ogni giorno sperimentando su se stessi nel mondo. Questa metamorfosi richiede lunghi tempi interiori: la vita vera va al rallentatore, contrariamente alle idee astratte che sfrecciano come saette.
Questo vuol dire esserci totalmente, con il corpo, con emozioni, sensazioni, con l’ immaginazione e infine, con le idee e i valori.
In fin dei conti la vita è quella cosa che si crea giorno dopo giorno mentre si vive!
Nella mia esperienza ho appreso che le situazioni si possono capovolgere, che le persone su cui ho investito sentimentalmente possono cambiare. Che si può perdere un genitore che si credeva indistruttibile, un amico che che cambia opinione. Con il tempo si sente il limite del proprio corpo e talvolta anche della lucidità. Per questi e altri motivi Schopenhauer ne L’arte di essere felici, ci invita a un sano realismo: solo quando si guarda la vita con i propri occhi si esce dal bozzolo e si nasce farfalla: “Nella vita è come quando giochi ai dadi: se il punto che più ti occorre non è uscito fuori di getto, quello che il caso ha fatto uscire devi correggerlo da te, con la tua abilità“.
Il filosofo prende a prestito questa affermazione di Plauto e prosegue: “nella vita è come nel gioco degli scacchi: in entrambi i casi facciamo un piano, ma esso rimane assolutamente condizionato da ciò che avranno voglia di fare l’avversario negli scacchi e nella vita, il destino. Le modificazioni che ne derivano sono per lo più talmente significative che in fase di realizzazione il nostro piano sarà appena riconoscibile in tutte le linee fondamentali”.
E ancora: “sforzarsi di lottare è il bisogno più essenziale della natura umana: lo stato di quiete che sarebbe pienamente autosufficiente nel tranquillo godimento è impossibile per un uomo: superare gli ostacoli è il piacere più completo della sua esistenza.”
Se tutto cambia e il corpo si deteriora la nostra capacità di creare resta. La soluzione quindi, è tendere a un creativo realismo quotidiano, radicato su una stima di noi ottenuta dalla conoscenza di quello che siamo, dall’accettazione dell’imprevedibilità dell’esistenza e dalla capacità di adattarsi al meglio alle situazioni della vita.
Riflessione: Come migliorare la propria creatività
- Ruba dagli altri
- Tieni un diario
- Crea l’ambiente adatto.
- Metti tutto in dubbio soprattutto se è una buona idea
- Capovolgi il problema
- Combina elementi senza connessione
- Lavora in team
- Leggi qualcosa di diverso dal solito
- Tollera il fallimento
- Rilassa la mente

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