Corsetti stretti

Il monologo è un testo che favorisce il flusso di coscienza. Gli attori lo amano perché riescono ad esprimere pienamente se stessi. Chiunque può scrivere un monologo e recitarlo. E chiunque ne può avere dei benefici. Io posso darti una mano a costruire il tuo e scoprire come usarlo per migliorarti. Per me ne ho scritto uno dal tono ironico in risposta ad un altro monologo che scrissi una decina di anni fa con il titolo “Erano solo parole. Perciò a ciascuno il suo!

***

Nina sprofonda nella sua poltrona mentre accarezza il suo gatto Pablito. Da una parte un mucchio di libri, dall’altra fiori, possibilmente tulipani e un bicchierino di nocino. Come sottofondo musicale un blues nostalgico che sfuma non appena il pubblico si è messo comodamente seduto. Le luci si abbassano fino ad illuminare totalmente la protagonista, che assume una postura dritta rivolta verso il pubblico mentre si sistema il corsetto che nasconde sotto una morbida giacca da camera.

Buonasera a tutti signori, signore … soprattutto signore… benvenuti nella mia umile dimora… (si guarda intorno) sì è umile perché mi piace la semplicità. Gli orpelli li lascio ad altre sorelle …Questa sera voglio brindare con voi perché è finalmente arrivato il momento. E per questo motivo vi offro una coppa di champagne.

(Si alza lentamente e si dirige sul lato sinistro del tavolo dove c’è un secchiello pieno di ghiaccio. Prende la bottiglia e la stappa guardando il pubblico) Lo so, solitamente è una pratica che adorano fare gli uomini ma ho pensato che questa sera … bé… avrei potuto fare per conto mio! (guarda una signora in prima fila) Sì, signora, lo so che mi capisce … (alludendo al marito che gli sta di fianco). Non perché voglia fare tutto da sola. Ho superato quel periodo in cui dovevo dimostrare di non avere bisogno. E non sapete come mi sento ora potendo finalmente permettermi di chiedere a Frank ciò che voglio …sì, Frank … il mio compagno … lo so è un nome americano, ma ho pensato che in uno spettacolo ci stesse bene un Frank … è un nome molto comune in America e sul palco suona decisamente meglio di …Mario!? (versa il vino in qualche calice e poi scende tra il pubblico e lo offre ad alcune persone sedute nelle prime file)

Lo sapeva molto bene Amy Winehouse che gli ha dedicato un intero album e a mio parere … dandogli troppa importanza! Ma sorvoliamo, perché questa sera non ho voglia di pensare a storie tristi! Perciò, care le mie signore e cari i miei signori, se siete d’accordo b r i n d i a m o!

Bevete su … bevete con me e brindate alla mia salute! Come, cosa dice … tutto qui? Ma come, pensava di venire qui e brindare alla salute di qualcun altro? Ah, lei è una di quelle persone che brinda solo ai battesimi! … Umm, che dolce … Fatto! Fatto mille volte, tutte quelle in cui una mia amica ha sfornato un bebè. Io? … No … Io no. Io Passo!

(rivolgendosi ad un’altra persona) E lei per cosa brinda? Per la laurea di suo nipote fuoricorso da 5 anni? Beh, meglio tardi che mai! …ed in ogni caso … Fatto! (guardando da un’ altra parte) Vediamo un po’… lei per cosa brinda? … ah, lei brinda solo se si è ricevuto una promozione vero? … Fatto! E lei? (ad un’altra) al nuovo rogito di casa. Direi ben fatto! …anch’io Fatto! … E lei sentiamo per cosa brinda …, sì dico a lei, a lei che sta in seconda fila vediamo … uno, due, tre, quattro posti partire da sinistra (si avvicina alla persona … e attende che dica qualcosa) sì, lei che fa la timida …?

Eh sì, quando si va agli spettacoli si crede sempre di rimanere passivi. E invece! Oplà! Il teatro è vita e ti muove tutto un mondo dentro!!! Un po’ come all’inizio della mia carriera di formatrice e docente. Entravo in aula e mi sentivo mille occhi puntati addosso … in realtà ero solo io che mi sentivo così perché per la maggior parte delle volte avevo a che fare con delle persone che venivano svogliatamente e sbadigliando si aspettavano che dicessi qualcosa per svegliarsi. (guarda un’altra persona) Perché mi guarda così, è capitato anche a lei? Anche lei è docente? No?… Ah, lei era quello svogliato dell’ultimo banco in fondo a destra vicino alla porta che a ben 3 minuti dall’inizio della lezione, nel momento della mia presentazione alzava la mano per chiedere … se poteva andare in bagno! … già, li conosco quelli come lei… strategicamente seduti in fondo e possibilmente il più vicino alla prima via d’uscita utile … che si sa, il bagno è sempre in fondo a destra! … È splendido come le persone riescano ad annoiarsi nelle situazioni più disparate! In effetti chi mai andrebbe ad un corso per apprendere qualcosa di interessante (con aria ironica)! Un po’come quelli che vengono a teatro per poter dire “sì, passabile … roba già vista” … In Italia tutti critici!… Fatto!

E sapete perché? Perché quando ascoltiamo lo facciamo in compagnia … e non del compagno o della compagna … no no … neppure dell’amante! …sì, dai a volte capita anche con l’amante … credo però che l’amante preferito sia questa sorta di anima oscura con il dito puntato addosso, possibilmente con un’aria superiore … il GIUDIZIO! (sgranando gli occhi) … ummmm…. Signore che faccia… si sente anche lei in attesa di giudizio? Fatto! (e beve un sorso)

Peccato! Peccato davvero perché quell’amante non è per niente stimolante. Il più delle volte incute timore e ci frena … prima durante e dopo la prestazione! … e non dite che non è così perché lo so molto bene come funziona sapete! Ne sono stata attratta per tanto tempo! Poi finalmente mi sono accorta che (musica de “la nostra relazione” di V. Rossi) la nostra relazione oramai non ha più senso… lasciamo stare dai, non rifacciamo un letto ormai disfatto … ah, la conosce vero? Sì, … non mi dica che anche lei è uno che brinda quando finisce qualcosa. Allora siamo in due… Fatto! (beve e torna sul palco).

Poi vi potrei raccontare di brindisi per le nozze … Fatto! … brindisi per i divorzi … Fatto! … anche lavorativi … Fatto! A volte si brinda per la pubblicazione di un libro … Fatto! Per la realizzazione di uno spettacolo … Fatto! Per un progetto ambizioso … Fatto! Fatto! Fatto!

Pausa scenica, cambio luci

E poi si brinda ad un nuovo amore … scommettendo segretamente su quanto possa durare sta volta …Fatto! … vero Frank? … Frank!! … Frank è un po’ sordo … in realtà soffre di sordità selettiva … ci sente a tratti e possibilmente quando siamo a circa due stanze di distanza! Io adoro Frank!

E si brinda ad una nuova amicizia, ad una sorellanza … purché sia vera e non verde di invidia! Ha ha … beccata la signora in 4° fila che dice di sì con la testa! Non mi dica che lei è stata vittima di quell’invidiosa di Anastasia e di sua sorella Genoveffa! … e non mi dica che lei era Cenerentola … ma dai … ma allora siamo sorelle separate alla nascita! Sì, lo so è una delusione che fa male, peggio di un tradimento amoroso. Perché spesso si rimane invischiati in fantasiose trame che non avresti mai pensato … e come dico sempre io “le trame stanno bene solo a teatro!”… Come, ah sì lei è ancora lì che aspetta l’aiutino del principe azzurro eh! … umm secondo me può aspettare parecchio… Prima cosa quando c’è bisogno di loro non li vedi mai! Sono principi! … Caro, stasera faccio tardi al lavoro, ci pensi tu alla cena? … come, siete ancora lì ad aspettarla? …Sorelle fatevelo dire siete delle dilettanti soprattutto se è il secondo! Insomma dai, la relazione amorosa è come un appartamento, bisognerebbe cambiarlo due o tre volte per capire com’è meglio sistemarsi! Frank per esempio mi fa ridere ed è un ottimo cuoco. Scelto appositamente per queste sue doti! … perché diciamolo …dopo una certa età la libidine aumenta soprattutto attraverso lo spirito e il palato! … No?

Ma cosa stavo dicendo…ah sì, le fiabe. Credo che la maggior parte noi non le abbiamo mica ascoltate bene. O meglio, non ce le hanno raccontate bene. Vedete, il ritmo narrativo è importante. E nelle fiabe con il lieto fine, cioè tutte quelle reinterpretate dalla Walt Disney … l’impeto ti porta rapidamente ad arrivare al finale. Insomma come se fossimo all’inizio di un amplesso e avessimo fretta di arrivare alla fine! … Una sveltina e via! Ma le fiabe sono terrificanti e terribilmente vere. Sono iniziatiche. Perché se non ci fosse stata la matrigna cattiva brutta – perché deve esserlo per far paura – come potremmo superare le tempeste della vita ed arrivare ad essere ciò che siamo? Quindi donne e voi uomini sene avete gli attributi, ripensate attimo per attimo a tutte le sfide, le angherie e le umiliazioni subite da parte delle sorellastre che vi hanno affiancato nella vostra vita e udite udite…  ringraziatele! Perché alla fine sono loro che hanno prima di tutti visto in voi quello che neppure voi eravate disposte a vedere. (si rivolge ad una donna) Lei mi capisce vero? Sì, per me è stato così … Fatto! Anche questa la metto nell’album dei successi personali. Quindi brindiamo! (se ne versa ancora un goccio e si ferma a sorseggiare)

Quante fotografie della vita, quanti momenti! …Un altro brindisi per tutte le volte che avete buttato all’aria una situazione perché vi stava troppo stretta …a me i corsetti troppo stretti mi danno noia … già! Qui da noi, al tempo del terremoto si diceva “mettiamoci il busto!” ma era per tirarsi su (fa il gesto di tirare su le tette) e andare avanti…

È che in realtà sono grata…Sono incredibilmente, cicciosamente e morbosamente grata alla vita! (cambio luce che diventa più intima, si toglie la giacca e mostra il corsetto).

Per ogni volta che mi sono impuntata. Per ogni volta che ho desiderato ardentemente e ho compiuto qualcosa di buono.

Per ogni volta che invece di ascoltare la convenienza ho ascoltato il mio intuito.

Per ogni volta che ho scelto di essere unica e non di essere la migliore.

Per ogni volta che ho pianto, che ho vomitato e mi sono cacata sotto perché non mi sentivo all’altezza, non mi sentivo bella, intelligente, abile, furba, sexy … (comincia a slacciarsi il corsetto)

Per tutte le volte che mi sono guardata allo specchio e ho detto “Fanculo sorella!”…Perché ci vuole cuore. Ci vuole intuito. Ci vuole coraggio e ironia (continua a slacciarsi il corsetto)… per sostare nelle situazioni… per lasciare andare … per arrendersi. Dunque brindiamo perché finalmente ho smesso di giustificarmi per ogni cosa, per le mie idee o per come sono…ah, bellissima sensazione di libertà! Brindiamo perché finalmente so qual è il mio posto nel mondo e ci sto proprio bene. E brindiamo perché dopo tutto sono una donna felice e realizzata!

(Le luci diventano più soffuse e intime mentre le cade il corsetto e rimane con le mani sui seni. Si dirige a raccogliere la sua giacca e lentamente se la infila. Poi versa due coppe di champagne).

Frank! Dai non fare il timido ci devi essere anche tu su finale … non fare il timido! … (rivolta al pubblico) lo abbiamo provate mille volte e tutte le volte la stessa storia… ama farsi pregare Frank! (Entra un uomo con il cappello alla Humphrey Bogart che gli copre il viso, Nina lo tira per la cravatta e lo porta a centro palco) … Caro pubblico questo è Frank, la persona più coraggiosa che sia mai stata con me per più di un’ora! (rivolta al pubblico). E voi ce lo avete qualcuno così coraggioso da sfidare la pazienza di Giobbe?

Ad ogni modo signore e signori è stato un piacere parlare con voi.

Grazie per aver bevuto con me. Io sono Nina e per stasera è tutto. Buonanotte!

Musica di sottofondo. Buio. Applausi.

Anna Perna 15 gennaio 2021

Pubblicato da Dott.ssa Anna Perna

Formatrice ad approccio umanistico filosofico e Gestalt Counselor. Umanista convinta, mi occupo da oltre 15 anni di apprendimento continuo, di sviluppo della persona e delle comunità. Sono appassionata d'arte e di viaggi e per questo sempre in cammino.

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