
Lo avete fatto?
Io sì. Fermamente convinta di quanto sia possibile star bene spiritualmente indipendentemente da ciò che ci capita, mi imbatto in letture che sempre più spesso abbracciano una visione più umanista e spirituale che non necessariamente significa religiosa.
Sento sempre meno il bisogno di spiegazioni e sempre più stimoli per costruire la mia visione delle cose.
Per questo motivo voglio condividere le parole del filosofo e teologo Eckhart Tolle che nel suo libro “Il potere di adesso” spiega alcune piccole azioni che sto cercando di mettere in pratica raggiungendo un discreto risultato.
L’inizio della libertà è la realizzazione che tu non sei «colui che pensa».
Il momento in cui cominci ad osservare colui che pensa, si attiva un livello di coscienza più alto.
Incominci a renderti conto che esiste un vasto regno di una intelligenza al di là del pensiero e che il pensiero è solamente un minuscolo aspetto di quell’ intelligenza.
Ti rendi anche conto che tutte le cose che hanno veramente importanza – bellezza, amore, creatività, gioia, pace interiore, nascono al di là della mente.
Incominci a risvegliarti….
… Quando la vostra consapevolezza è diretta verso l’esterno, sorgono la mente ed il mondo.
Quando è diretta verso l’interno, realizza la sua propria Fonte e ritorna casa nel non manifesto.
Il potere di cui parala in modo semplice e avvincente è legato alla nostra capacità di sentirci connessi con tutto ciò che ci circonda. Di sentici vivi!
È infatti, l’incapacità di sentire questa connessione che dà origine all’illusione di essere un frammento isolato. E così nascono la paura e il conflitto sia interiore che esteriore.
Il più grande ostacolo è far coincidere la nostra Essenza con la mente tant’ è che soprattutto in momenti difficili e di crisi, i pensieri diventano facilmente compulsivi.
Questo incessante rumore mentale ci impedisce di trovare la quiete interiore che ci fa percepire le cose in modo distorto. Come guardare il mondo attraverso il fondo di un bicchiere.
Ma che fare allora, non usarla proprio, la mente? In realtà essa diventa uno strumento eccezionale se utilizzata nel modo corretto.
Infatti, il punto non è usarla o meno ma far sì che essa non usi noi.
Questa è la malattia. Un po’ come tutti gli strumenti tecnologici. Domandiamoci, siamo noi che li utilizziamo o sono loro che ci stanno utilizzando?
Cosa possiamo iniziare a fare?
Intanto, rendiamoci conto che vi è un vasto regno di intelligenza al di là del pensiero, che il pensiero è solo un aspetto minuscolo di tale intelligenza. E che le cose davvero importanti come la bellezza, l’amore, la creatività, la gioia e la pace interiore sorgono al di là della mente e al di là delle cose.
Ascoltando il nostro pensiero possiamo diventare consapevoli di quelli ricorsivi e poco salutari che per qualche motivo abbiamo abbracciato e che forse per qualche tempo ci hanno fatto anche del bene. Ma oggi servono ancora?
Purtroppo, mi capita di sentire molte persone descriversi come se avessero davanti uno specchio che non aggiorna mai l’immagine di sé, rimanendo attaccati a vecchi pensieri, sentimenti e comportamenti diventati ormai obsoleti.
Quindi cosa possiamo fare?
Ogni momento della nostra vita, ogni attività di routine che normalmente è solo un mezzo per raggiungere un fine può essere usata per focalizzare la nostra attenzione, in modo che diventi un fine in sé.
Per esempio, ogni volta che camminiamo, possiamo prestare grande attenzione ad ogni passo, ad ogni movimento, anche alla respirazione, per rimanere totalmente presenti.
Oppure quando ci facciamo la doccia possiamo prestare attenzione a tutte le percezioni sensoriali legate a tale attività: il suono e le sensazioni tattili dell’acqua, il movimento delle mani, il profumo del sapone e così via.
Qualcuno lo chiama meditazione, adesso va di moda la mindfulness ….
Il punto è diventare consapevoli di un silenzioso e potente senso di presenza.
Esiste infatti, un certo criterio con cui si può misurare il successo in questa pratica cioè
il livello di serenità che si avverte interiormente.
E per ora vi posso dire che funziona!