Negli articoli precedenti ho voluto evidenziare il valore di vivere una vita piena e degna di essere vissuta, piuttosto che una vita passata a soddisfare le necessità. Ovunque esistano delle fonti di senso possiamo condurre una vita più ricca e soddisfacente ed aiutare gli altri a fare lo stesso.
Gli studiosi ci indicano 3 fonti di senso di cui possiamo prenderci cura:
- L’appartenenza
- Lo scopo
- La trascendenza
Possiamo trovare l’appartenenza nel lavoro, in famiglia, con gli amici e nella comunità. Possiamo darci uno scopo attraverso il nostro lavoro, attraverso una missione o una passione. Possiamo sperimentare la trascendenza guardando un quadro, ascoltando musica o immersi nella natura.
Per quanto riguarda l’appartenenza, gli studi ci dicono che le relazioni soddisfacenti sono caratterizzate da rapporti basati sulla reciproca dedizione in cui ogni persona si sente amata e valorizzata dall’altra insieme a frequenti momenti di gioia.
E’ importante poter contare su una o più persone con cui creare legami durevoli e profondi e la cui vicinanza ci faccia sentire a nostro agio, sicuri, accettati, ben accolti e accuditi. Naturalmente questo sentimento lo possiamo provare anche per i nostri amici a quattro zampe.
Ma nel corso della vita il modo in cui soddisfiamo il nostro bisogno di appartenenza cambia. Se nei nostri primi anni di vita l’amore di chi si prende cura di noi è essenziale, crescendo sentiamo il bisogno di allargare la nostra sfera relazionale alle relazioni con i familiari, il partner, gli amici, i colleghi ecc. Infatti, le relazioni più strette sono fondamentali per vivere una vita che abbia un senso, ma non sono l’unico legame sociale importante che dobbiamo coltivare poiché la gente che si sente isolata sente che la sua vita ha meno senso.
Anche i piccoli momenti di alta qualità hanno un valore fondamentale come quei conoscenti che non frequentiamo spesso ma che quando lo facciamo ci fanno sentire bene.
Durante un contatto di alta qualità le persone sono sintonizzate l’una sull’altra, ricambiano la considerazione positiva e l’attenzione ricevuta. Di conseguenza tutte e due si sentono apprezzate.
Le nostre interazioni con conoscenti, colleghi ed estranei hanno lo scopo di creare una rete di fiducia e di sostegno allargata che prenda in considerazione persone che vanno oltre il nucleo faminiare e che si estendano alla comunità.
Il senso di appartenenza non lo creiamo solo dentro di noi ma lo co-costruiamo attraverso la condivisione autentica: solo focalizzandoci sugli altri costruiamo il sentimento d’appartenenza e se vogliamo trovare il senso della nostra vita dobbiamo iniziare a fidarci e aprirci agli altri.
Riflessione
Procurati un cartoncino, forbici, riviste e colla. Rifletti su quanto hai letto nell’articolo e ritaglia tutte le immagini, le scritte e le parole che ti fanno pensare alle tue relazioni. Poi disegna sul foglio due cerchi concentrici.
In quello più piccolo inserisci tutte le immagini che si riferiscono ai tuoi legami profondi (persone con cui mi sento compreso, persone che si dedicano a me, persone a cui mi dedico, persone con cui mi sento al sicuro, a mio agio, valorizzata/o, accettata/o, persone da cui ricevo stabilmente affetto e a cui do affetto, persone con cui vivo interazioni positive frequentemente)
In quello più grade inserisci le immagini e le parole che si riferiscono ai rapporti di alta qualità (conoscenti, colleghi, vicini di casa, persone con cui mi sintonizzo e mi è capitato di sintonizzarmi provando benessere, fiducia anche per poco tempo …)
(Appunti dal seminario “Ci orientiamo con le stelle”, Simbiosofia, 2021)
Se credi che questo articolo possa essere utile e vuoi contribuire alla sua diffusione, condividilo attraverso i tuoi canali social. Grazie!