Giulia è delusa. Profondamente delusa perché ha deciso di riprendere a studiare da lavoratrice. Ha pensato bene che se non l’avesse fatto non avrebbe mai potuto chiedere un avanzamento di carriera perché in polizia, per diventare ispettore bisogna essere laureati.
Parlandone insieme è emerso questo suo bisogno di chiudere questa esperienza lasciata in sospeso diversi anni fa e per concludersi, ha bisogno di un movimento emozionale e motivazionale.
Come diciamo in gergo, deve chiudere una ‘Gestalt’.
Ma per fare questo deve creare un dialogo tra sé e sé e per farlo ha bisogno di contattare tutte le risorse necessarie: a conciliare a lungo nel tempo le ore di studio e di lavoro insieme; a sopportare i messaggi di disconferma del marito che facendo il suo stesso lavoro non comprende questa decisione dicendole “cosa ti sei messa in testa”; sfidando il suo stesso pregiudizio di rimettersi a studiare nonostante l’età che si avvicina ormai alla trentina.
Quindi, volendole essere d’aiuto ho cercato di accompagnarla ad allargare la percezione per entrare in contatto con la parte che ancora non vedeva cioè tutto ciò che nella nostra percezione rimane sullo sfondo.
Qual è la scimmia che non vedeva?
E tu la vedi?
Nella realtà c’è tutto.
Ma noi selezioniamo soltanto ciò che mettiamo in figura.
Ma qual è lo scimmione che si muove dietro e che condiziona la nostra vita?
Ciò che solitamente non vediamo è la nostra ‘ombra’ e il potenziale inespresso che risiede in ciò che non vediamo e che abbiamo messo sullo sfondo per qualche motivo.