Ho pensato di scrivere in prima persona perché l’empatia si vive così.
Buona lettura!😊
Le mani due come le tue. Le mie lunghe e affusolate. Ho piedi robusti per camminare. I capelli cespugli da domare che asciugo al sole contro vento quando la calura non ha il sopravvento.
Gli occhi profondi come il mare.
Se non li guardi non sai cosa c’è dentro.
Per fortuna ho un corpo forte e mi conforta. La pelle liscia come seta me ne prendo cura con olio di mandorle ogni sera. So di mandorla aspra quando agitata. Più dolce e avvolgente quando estasiata.
Il mio odore è buono. È profumo d’Africa terra colorata dove la natura è forte e delicata.
I turisti li accogliamo sorridendo sono ricchezza quando rispettano l’ambiente e la mia gente. Siamo aperti e sorridenti pieni di vita e per qualche motivo che il cielo sa
anche resistenti anche resilienti.
Ho studiato al mio Paese e i miei genitori sono fieri sempre. Ma il lavoro non mi basta. Sono sposa e anche mamma ma adesso basta. Quanta pena in quel parto, mio figlio usciva calciando verso il mondo tutto d’un fiato. Lo sentivo navigare nella pancia l’ho sempre immaginato esploratore nel mondo forte come una roccia.
Mi piace pensarlo libero.
E per questo gli ho trasmesso l’amore per la gente mentre suo padre il coraggio di osare veramente.
E osando ci siamo imbarcati. Non per fame né per guerre ma per il naturale desiderio di migliorare la nostra condizione, senza essere condizionati. Come tanti di voi immagino questo è il presente!
Ma l’Italia non è facile.
Le mani sono invecchiate e i piedi affaticati. I capelli sempre quelli ma più tristi, gli occhi ancora belli.
Ho visto persone, ho visto brutture, ho visto dolore ma anche tanto splendore. Ho visto le colline gli ulivi e i girasoli. Ho annusato il pane buono e anche l’amore.
Ho visto le sbarre per errore e ingenuità
ora che sono di nuovo libera lo so e ricomincio da là.
Ho visto i tuoi borghi abbandonati perché non riviverli con giovani assennati.