Di seguito riporto gli appunti del Dr. Vincenzo Cascino con il quale ho approfondito in un seminario la tematica riguardante i cambiamenti che si sono verificati dall’avvento di Internet e che caratterizzano la nostra era digitale, con particolare attenzione alle nuove generazioni.
CARATTERISTICA 1: «NUOVE TECNOLOGIE = ECOSISTEMA NATURALE»
-I nativi digitali considerano le nuove tecnologie come un “ecosistema naturale” (cit. Prensky); sono immersi in un contesto/ambiente in cui trovano strumenti telematici, informatici e tecnologici, quindi considerano le nuove tecnologie come un qualcosa che gli appartiene in maniera naturale, che fa parte di loro stessi.
-Gli immigrati digitali considerano tali strumenti come artefatti/protesi, dunque “altro da sé”.
CARATTERISTICA 2 «INTERNET = DOPPIO del REALE»
Internet è stato definito il doppio del reale perché rappresenta una realtà parallela a quella reale (una sorta di “Iperuranio”).
- Immigrati digitali: hanno una percezione “dualistica” del mondo (soggetto/oggetto – io/tu)
- Nativi digitali: La realtà è UNICA e comprende sia il mondo reale che quello digitale. Tra reale e virtuale non c’è differenza.
Molti disturbi relazionali nascono dal fatto che manca la percezione della differenza tra soggetto e oggetto: Utilizzando Internet, il bambino connette la realtà reale a quella virtuale, considerando quest’ultima come una continuazione del sé.
- Immigrati digitali: c’è la percezione che il computer sia un “mediatore”
- Nativi digitali: il computer non è una barriera che si sovrappone. Essi hanno la percezione del “contatto”. Infatti, si sta sviluppando un tipo di intelligenza “connettiva”.

Una delle innovazioni rivoluzionarie di Internet è quella di aver creato una realtà parallela o Cyberspace (realtà immateriale ma esistente), formata da Internet (realtà senza centro ma reticolare) secondo la definizione data da Gibson nel 1984 nel suo libro “Neuromante”.
In questo spazio si possono distinguere alcuni attori: INTERNAUTI cioè coloro che utilizzano lo spazio virtuale per navigare; AVATAR cioè persone con sembianze umane ma che sono virtuali.
L’adolescente non percepisce la persona che sta dall’altra parte del computer come Avatar, bensì come una presenza reale: non percepisce questa differenza tra l’Io e l’oggetto che lo rappresenta!
Esempio: Esiste una patologia che si chiama Hikimomoro. È un disturbo relazionale, di cui soffre chi sta troppo al computer e tende a non distinguere più la realtà dalla virtualità. Egli mette in atto due meccanismi: l’identificazione con l’eroe e la proiezione di parti di sé e del proprio modo di essere sull’eroe.

Secondo la Teoria di Novak, gli adolescenti attraversano 3 fasi:
Fase1: Convergenza tra reale e virtuale
I due mondi si toccano, ma non si sovrappongono. È una condizione di normalità in cui i soggetti hanno la consapevolezza della diversità che sussiste tra reale e virtuale
Fase2: Fusione tra reale e virtuale
Le due realtà si sovrappongono l’una sull’altra, creando una situazione di fusione. Da qui hanno origine diversi disturbi relazionali.
Fase 3: Realtà integrata
Gli adolescenti usano nel mondo reale le stesse modalità relazionali che usano nel mondo virtuale. Esempio: Se due adolescenti si lasciano, lo fanno attraverso Facebook.
CARATTERISTICA 3: I Nativi digitali usano la tecnologia con facilità e agio
Paolo Ferri nel 2009 nel suo libro «I nativi digitali» sostiene che i i bambini sono antropogeneticamente modificati e i processi del loro cervello si stanno modificando (memoria, attenzione, apprendimento, etc). Quindi, queste competenze vengono trasmesse geneticamente di padre in figlio.
In sintesi: “I cambiamenti antropogentetici nascono perché la filogenesi (il contesto) ricapitola l’ontogenesi (la persona)” ovvero la cultura sta modificando la persona!
In che modo questi bambini si difendono dal flusso mediatico di informazioni?

Secondo la teoria di Mazzatosta e Bocci (Università Roma TRE), il sovraccarico mediale viene gestito dai nativi digitali attraverso la «Dieta mediale»: selezionano alcune informazioni anziché altre.
Usando i processi digitali invece che analogici. L’analogico è un flusso di informazioni continuo e ininterrotto: il bambino digitale non può prendere tutte le informazioni se non a rischio di un sovraccarico; poiché il digitale è un flusso a frammenti il soggetto può selezionare le informazioni di cui servirsi.
CARATTERISTICA 4: Tecnologia = gioco
I nativi digitali utilizzano le tecnologie a scopo LUDICO e non didattico.
CARATTERISTICA 5: Internet = spazio di socializzazione e condivisione sociale
Utilizzano Internet come spazio di socializzazione e condivisione sociale, mentre i migranti digitali lo utilizzano principalmente come fonte di informazioni.
Condivido a pieno, purtroppo, che molto spesso i disturbi relazionali sono dovuti alla troppa connessione tra mondo reale e virtuale. Da persona che ha fatto di internet il proprio lavoro, mi dispiace vedere così tante persone (spesso anche adulti) smarriti tra questi due mondi…
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