Il pilastro europeo dei diritti sociali di Göteborg

“Il pilastro sociale illustra i principi in cui crede l’Europa. Vogliamo un’Europa che lotti contro la disoccupazione, la povertà e la discriminazione, un’Europa che offra pari opportunità ai giovani e alle persone vulnerabili. Il pilastro sociale si fonda sui nostri valori comuni e orienterà i nostri futuri lavori per un’Europa più equa.”

Primo ministro estone Jüri Ratas

banksy-no-future-cover

Essere radicati nel presente significa rimanere in contatto con le cose di tutti i giorni che non solo riguardano la nostra vita quotidiana ma anche ciò che succede intono a noi.

Da cittadina europea sono fermamente convinta, a differenza della moda del momento, che questo sia un periodo storico dove tutti i Paesi dell’Unione debbano insistere e pretenderne un’ unificazione forte. E questo è possibile solo attuando i principi del modello sociale e dei valori a cui ci si è ispirati nella sua costruzione.  Fin ora, purtroppo,  si è agito per salvare banche,  finanziare grandi progetti per le multinazionali, e si è fatto troppo poco- o quasi nulla- per mettere in atto davvero solidarietà per la gente che soffre, per i lavoratori che perdono il lavoro, per i migranti che cercano asilo e un futuro diverso in Europa. Per non parlare delle donne, della parità di diritti ed del welfare. Senza tener conto di tutto ciò i nostri singoli Paesi sono alla deriva. Un niente in mezzo a realtà enormi come  Cina, India e Russia.

europa

 

Esiste un documento chiamato  pilastro europeo dei diritti sociali di Göteborg che mira a creare nuovi e più efficaci diritti per i cittadini.

Questi pilastri dovrebbero essere insegnati a scuola non solo attraverso l’educazione civica, materia che non ha mai avuto il giusto riconoscimento, ma attraverso l’incentivazione a fare esperienze in realtà che ne hanno bisogno. Mentre il Ministro dell’Interno inneggia al ritorno del servizio militare (siamo già in guerra? e se ci fossimo, ci faremmo difendere da ragazzi addestrati per sei mesi?) io proporrei un servizio civile presso i luoghi di volontariato.

no to quiet

 

Tornando la documento, questo è strutturato in tre categorie che descrivo di seguito:

  • pari opportunità e accesso al mercato del lavoro
  • condizioni di lavoro eque
  • protezione sociale e inclusione.

(guarda la fonte)

Consiglio europeo Consiglio dell’Unione europea

 

CAPO I: PARI OPPORTUNITÀ E ACCESSO AL MERCATO DEL LAVORO

  1. Istruzione, formazione e apprendimento permanente

Ogni persona ha diritto a un’istruzione, a una formazione e a un apprendimento permanente di qualità e inclusivi, al fine di mantenere e acquisire competenze che consentono di partecipare pienamente alla società e di gestire con successo le transizioni nel mercato del lavoro.

  1. Parità di genere

La parità di trattamento e di opportunità tra donne e uomini deve essere garantita e rafforzata in tutti i settori, anche per quanto riguarda la partecipazione al mercato del lavoro, i termini e le condizioni di lavoro e l’avanzamento di carriera.Donne e uomini hanno diritto alla parità di retribuzione per lavoro di pari valore.

  1. Pari opportunità

A prescindere da sesso, razza o origine etnica, religione o convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale, ogni persona ha diritto alla parità di trattamento e di opportunità in materia di occupazione, protezione sociale, istruzione e accesso a beni e servizi disponibili al pubblico. Sono promosse le pari opportunità dei gruppi sottorappresentati.

  1. Sostegno attivo all’occupazione

Ogni persona ha diritto a un’assistenza tempestiva e su misura per migliorare le prospettive di occupazione o di attività autonoma. Ciò include il diritto a ricevere un sostegno per la ricerca di un impiego, la formazione e la riqualificazione. Ogni persona ha il diritto di trasferire i diritti in materia di protezione sociale e formazione durante le transizioni professionali. I giovani hanno diritto al proseguimento dell’istruzione, al tirocinio o all’apprendistato oppure a un’offerta di lavoro qualitativamente valida entro quattro mesi dalla perdita del lavoro o dall’uscita dal sistema d’istruzione. I disoccupati hanno diritto a un sostegno personalizzato, continuo e coerente. I disoccupati di lungo periodo hanno diritto a una valutazione individuale approfondita entro 18 mesi dall’inizio della disoccupazione.

 

CAPO II: CONDIZIONI DI LAVORO EQUE

  1. Occupazione flessibile e sicura

Indipendentemente dal tipo e dalla durata del rapporto di lavoro, i lavoratori hanno diritto a un trattamento equo e paritario per quanto riguarda le condizioni di lavoro e l’accesso alla protezione sociale e alla formazione. È promossa la transizione a forme di lavoro a tempo indeterminato. Conformemente alle legislazioni e ai contratti collettivi, è garantita ai datori di lavoro la necessaria flessibilità per adattarsi rapidamente ai cambiamenti del contesto economico. Sono promosse forme innovative di lavoro che garantiscano condizioni di lavoro di qualità. L’imprenditorialità e il lavoro autonomo sono incoraggiati. È agevolata la mobilità professionale. Vanno prevenuti i rapporti di lavoro che portano a condizioni di lavoro precarie, anche vietando l’abuso dei contratti atipici. I periodi di prova sono di durata ragionevole.

  1. Retribuzioni

I lavoratori hanno diritto a una retribuzione equa che offra un tenore di vita dignitoso. Sono garantite retribuzioni minime adeguate, che soddisfino i bisogni del lavoratore e della sua famiglia in funzione delle condizioni economiche e sociali nazionali, salvaguardando nel contempo l’accesso al lavoro e gli incentivi alla ricerca di lavoro. La povertà lavorativa va prevenuta. Le retribuzioni sono fissate in maniera trasparente e prevedibile, conformemente alle prassi nazionali e nel rispetto dell’autonomia delle parti sociali.

  1. Informazioni sulle condizioni di lavoro e sulla protezione in caso di licenziamento

I lavoratori hanno il diritto di essere informati per iscritto all’inizio del rapporto di lavoro dei diritti e degli obblighi derivanti dal rapporto di lavoro e delle condizioni del periodo di prova.  Prima del licenziamento, i lavoratori hanno il diritto di essere informati delle motivazioni e di ricevere un ragionevole periodo di preavviso. Hanno il diritto di accedere a una risoluzione delle controversie efficace e imparziale e, in caso di licenziamento ingiustificato, il diritto di ricorso, compresa una compensazione adeguata.

  1. Dialogo sociale e coinvolgimento dei lavoratori

Le parti sociali sono consultate per l’elaborazione e l’attuazione delle politiche economiche, occupazionali e sociali nel rispetto delle prassi nazionali. Esse sono incoraggiate a negoziare e concludere accordi collettivi negli ambiti di loro interesse, nel rispetto delle propria autonomia e del diritto all’azione collettiva. Ove del caso, gli accordi conclusi tra le parti sociali sono attuati a livello dell’Unione e dei suoi Stati membri.I lavoratori o i loro rappresentanti hanno il diritto di essere informati e consultati in tempo utile su questioni di loro interesse, in particolare in merito al trasferimento, alla ristrutturazione e alla fusione di imprese e ai licenziamenti collettivi. È incoraggiato il sostegno per potenziare la capacità delle parti sociali di promuovere il dialogo sociale.

  1. Equilibrio tra attività professionale e vita familiare

I genitori e le persone con responsabilità di assistenza hanno diritto a un congedo appropriato, modalità di lavoro flessibili e accesso a servizi di assistenza. Gli uomini e le donne hanno pari accesso ai congedi speciali al fine di adempiere le loro responsabilità di assistenza e sono incoraggiati a usufruirne in modo equilibrato.

  1. Ambiente di lavoro sano, sicuro e adeguato e protezione dei dati

I lavoratori hanno diritto a un elevato livello di tutela della salute e della sicurezza sul luogo di lavoro. I lavoratori hanno diritto a un ambiente di lavoro adeguato alle loro esigenze professionali e che consenta loro di prolungare la partecipazione al mercato del lavoro. I lavoratori hanno diritto alla protezione dei propri dati personali nell’ambito del rapporto di lavoro.

 

CAPO III: PROTEZIONE SOCIALE E INCLUSIONE

  1. Assistenza all’infanzia e sostegno ai minori

I bambini hanno diritto all’educazione e cura della prima infanzia a costi sostenibili e di buona qualità. I minori hanno il diritto di essere protetti dalla povertà. I bambini provenienti da contesti svantaggiati hanno diritto a misure specifiche tese a promuovere le pari opportunità.

  1. Protezione sociale

Indipendentemente dal tipo e dalla durata del rapporto di lavoro, i lavoratori e, a condizioni comparabili, i lavoratori autonomi hanno diritto a un’adeguata protezione sociale.

  1. Prestazioni di disoccupazione

I disoccupati hanno diritto a un adeguato sostegno all’attivazione da parte dei servizi pubblici per l’impiego per (ri)entrare nel mercato del lavoro e ad adeguate prestazioni di disoccupazione di durata ragionevole, in linea con i loro contributi e le norme nazionali in materia di ammissibilità. Tali prestazioni non costituiscono un disincentivo a un rapido ritorno all’occupazione.

  1. Reddito minimo

Chiunque non disponga di risorse sufficienti ha diritto a un adeguato reddito minimo che garantisca una vita dignitosa in tutte le fasi della vita e l’accesso a beni e servizi. Per chi può lavorare, il reddito minimo dovrebbe essere combinato con incentivi alla (re)integrazione nel mercato del lavoro.

  1. Reddito e pensioni di vecchiaia

I lavoratori dipendenti e i lavoratori autonomi in pensione hanno diritto a una pensione commisurata ai loro contributi e che garantisca un reddito adeguato. Donne e uomini hanno pari opportunità di maturare diritti a pensione. Ogni persona in età avanzata ha diritto a risorse che garantiscano una vita dignitosa.

  1. Assistenza sanitaria

Ogni persona ha il diritto di accedere tempestivamente a un’assistenza sanitaria preventiva e terapeutica di buona qualità e a costi accessibili.

  1. Inclusione delle persone con disabilità

Le persone con disabilità hanno diritto a un sostegno al reddito che garantisca una vita dignitosa, a servizi che consentano loro di partecipare al mercato del lavoro e alla società e a un ambiente di lavoro adeguato alle loro esigenze.

  1. Assistenza a lungo termine

Ogni persona ha diritto a servizi di assistenza a lungo termine di qualità e a prezzi accessibili, in particolare ai servizi di assistenza a domicilio e ai servizi locali.

  1. Alloggi e assistenza per i senza tetto

Le persone in stato di bisogno hanno diritto di avere accesso ad alloggi sociali o all’assistenza abitativa di qualità. Le persone vulnerabili hanno diritto a un’assistenza e a una protezione adeguate contro lo sgombero forzato. Ai senzatetto sono forniti alloggi e servizi adeguati al fine di promuoverne l’inclusione sociale.

  1. Accesso ai servizi essenziali

Ogni persona ha il diritto di accedere a servizi essenziali di qualità, compresi l’acqua, i servizi igienico-sanitari, l’energia, i trasporti, i servizi finanziari e le comunicazioni digitali. Per le persone in stato di bisogno è disponibile un sostegno per l’accesso a tali servizi.

 

Pubblicato da Dott.ssa Anna Perna

Formatrice ad approccio umanistico filosofico e Gestalt Counselor. Umanista convinta, mi occupo da oltre 15 anni di apprendimento continuo, di sviluppo della persona e delle comunità. Sono appassionata d'arte e di viaggi e per questo sempre in cammino.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Nemesys

Il mio modo di esserci

Il Diario di LaMeLa777

La mia vita qualunque!

nonsolobiancoenero

La vita è un’enorme tela: rovescia su di essa tutti i colori che puoi (Danny Kaye)

Ontologia, psicoanalisi, logica. Personale docente Università degli studi di Verona

Logica, filosofia della scienza. Psicoanalisi clinico didattica.

La psicoanalista rinascimentale

Storie di follia ordinaria

Sicilia

Il nostro viaggio d'istruzione

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: