Come sapersi dosare nelle relazioni
Vado in cerca di un tesoro, ma sono perfettamente consapevole che il cammino è altrettanto importante della meta da raggiungere.
L’assertività è un atteggiamento che sviluppiamo con l’esperienza e che si manifesta attraverso la nostra decisione nel comunicare con le persone.
È un tema affascinante perché ci fa comprendere in che modo le dinamiche relazionali che instauriamo nella vita sono rette da ruoli e machere comportamentali che assumiamo a partire da ciò che pensiamo su di noi e sul mondo.
Dal latino «ad serere», il comportamento assertivo è quello che riesce a condurre a sé.
Si basa sul concetto di DIRITTO e la consapevolezza che per ciascuno è legittimo esercitare il proprio.
Infatti, chi è assertivo difficilmente si impone. Né tanto meno cerca di aggirare le persone per far loro cambiare idea. È piuttosto il comportamento che cerca un confronto partendo dalla propria sicurezza interiore.
Non è una caratteristica costante ma può essere appreso attraverso una pratica continua che prende in considerazione diversi fattori: il nostro carattere e la convinzione di ciò che pensiamo; la relazione che intratteniamo con noi stessi e con gli altri; la situazione contingente che dobbiamo affrontare.
Molti autori descrivono l’assertività lungo
un continuum che va
dalla “passività” all’“aggressività”
due estremi indicati come negativi e disfunzionali e che descrivono l’assenza di assertività.
La differenza basilare sta nel fatto che la persona assertiva si assume le responsabilità dei propri comportamenti, pensieri e stati emotivi mentre nella non-assertività questi due fattori sono assenti.
Il soggetto con un comportamento assertivo è colui che è capace di avere un atteggiamento positivo verso se stesso e verso gli altri e di riconoscere, rispettare ed esprimere i propri bisogni nel rispetto di quelli altrui. Quando mancano, invece, la fiducia in sé e nell’altro e il rispetto verso se stessi e gli altri, è molto più probabile che le persone reagiscano ad una particolare situazione con modalità non-assertive.
Comportarsi in modo assertivo vuol dire bilanciare i bisogni degli altri coi propri.
Significa conoscersi e sapere cosa proviamo in una certa situazione e come reagiamo.
Ecco perché è un continuo training di auto osservazione che ci aiuta ad
essere degli alchimisti del sé!
Esattamente come gli alchimisti impariamo a trovare la giusta dose: tra l’anteporre i bisogni degli altri ai nostri (passivo) e l’anteporre i nostri bisogni a quelli degli altri.
La giusta dose ci aiuta a equilibrare i nostri bisogni e quelli altrui agendo secondo le priorità che emergono nelle situazioni della vita.
Il training assertivo che offriamo con il counseling mira a rendere più funzionale la relazione tra il piano delle emozioni, quello dei pensieri e quello delle azioni. Solitamente ci si concentra su alcuni punti chiave come ad esempio:
- Riconoscere le proprie esigenze e imparare a comunicarle nei diversi contesti
- Considerare le ragioni dell’altro senza giudicarle
- Trasformare i comportamenti reattivi in proattivi
- Riconoscere le reciproche responsabilità nelle relazioni e nella gestione delle situazioni difficili.
Come l’alchimia, disciplina che unisce arte e scienza empirica, anche il percorso sull’assertività è un viaggio. Non per ricercare la pietra filosofale che allunga la vita ma per raggiungere una qualità della vita che sia lungamente soddisfacente.
Tutto ciò che si trova al di sotto e al di sopra della superfice della Terra si trasforma sempre, perché è la Terra è viva, e possiede un’Anima. Anche noi ne facciamo parte, ma ben di rado siamo consapevoli che essa agisce sempre a nostro favore.
Paulo Coelho, L’alchimista