«C’è in noi un obbligo verso ogni essere umano per il solo fatto che è un essere umano… Quest’obbligo non si fonda su nessuna situazione di fatto… su alcuna convenzione… Quest’obbligo è eterno. Risponde al destino eterno dell’essere umano». (Simone Weil).
In queste ore si combatte e noi non possiamo voltarci dall’altra parte. Ci sono persone come noi a pochi chilometri che vivono il terrore. Non possiamo rimanere nel campo della necessità volgendo lo sguardo solo al nostro “orto”.
Avvertire l’obbligo verso ogni altro essere umano significa concretizzarlo in azioni, progetti, momenti di sensibilizzazione e solidarietà.
Questa guerra non è l’unica e queste persone non sono le sole a soffrire. Il mondo soffre e se ciascuno di noi si interessa a questo non vedo come si possa fare finta di nulla.
L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Filippo Grandi, ha affermato che le conseguenze umanitarie sui civili di questa crisi saranno devastanti. Possiamo sostenere queste persone in modo concreto.
Avverto anche io questo obbligo e abbraccio tutti organizzandomi per sostenere il popolo ucraino come posso.

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