—Perché Fantasia muore?
“Perché la gente ha rinunciato a sperare. E dimentica i propri sogni. Così il Nulla dilaga“.
—Che cos’è questo NULLA?
“È il vuoto che ci circonda. È la disperazione che distrugge il mondo, e io ho fatto in modo di aiutarlo”…
—Ma perché!?
“Perché è più facile dominare chi non crede in niente ed è questo il modo più sicuro di conquistare il potere”…..
~Atreyu & Gmork
LA STORIA INFINITA
Pur essendo la creatività una competenza molto richiesta, continuino ad esserci delle resistenze dovute spesso a blocchi di tipo percettivo, emotivo, culturale.

La paura di uscire dal coro e di essere esclusi è un sentimento che provano sia i giovani che le persone più adulte.
Nonostante il desiderio di essere diversi, il conformismo è un tipico fenomeno della nostra società.
Pasolini è stato tra i primi a metterci in guardia rispetto al rischio di una dittatura imposta non dal fascismo degli anni 20 e 30 del novecento, ma da una nuova forma legata alla civiltà dei consumi.
Negli Scritti Corsari scrive:”Nessun centralismo fascista è riuscito a fare ciò che ha fatto il centralismo della civiltà dei consumi.

Il fascismo proponeva un modello, reazionario e monumentale, che però restava lettera morta. Le varie culture particolari (contadine, sottoproletarie, operaie) continuavano imperturbabili a uniformarsi ai loro antichi modelli: la repressione si limitava a ottenere la loro adesione a parole. Oggi, al contrario, l’adesione ai modelli imposti dal Centro è totale e incondizionata”.
Qiando viene pubblicato questo articolo la storia della televisione sta muovendo i suoi primi passi verso una diffusione di massa. La pubblicità cambia in fretta gli usi e costumi degli italiani, ne orienta i gusti, segnando l’avvento della nuova cultura del consumo, che contribuirà poi nei decenni successivi a far cambiare volto alla politica.
Questa lenta trasformazione darà le basi per una politica basata sulla figura di un leader, sulla sua capacità di essere rassicurante, convincente, telegenico, che troverà forma nel berlusconismo.
Oggi i social e il digitale non hanno fatto altro che amplificare quel modello basato sull’immagine patinata e telegenica che non ammette nessun difetto, nessuna piega, nessuna ruga. Le App di fotoritocco traboccano e nella maggior pararte delle volte neppure ci si chiede più se quel viso o quel paesaggio sia davvero così oppure no.
Le immagini patinate sono il nuovo modello da seguire. Un’ appianare delle differenze che sono necessarie per rendere creativo il mondo. Del resto la stessa natura è piena di varietà e non sempre accettabili all’occhio.
Esiste un fascino nella forma strana, nel passo incerto, nell’handicap e nella vecchiaia.
Se vuoi approfondire questo tema contattami e se pensi che possa essere utile, puoi contribuire alla sua diffusione attraverso i tuoi canali social. Se vuoi iniziare un percorso di orientamento scrivimi. Grazie!

Una opinione su "La Creatività contro l’omologazione"