Digital Emotion è una performance che nasce dallo studio sui mutamenti che l’“Era digitale” ha apportato alla nostra realtà. Oltre agli indiscutibili vantaggi delle nuove tecnologie, come sottolineato nel libro “La mente aumentata” di Marc Prensky, di fatto emergono nuove problematiche di natura cognitiva, affettiva e relazionale.
Infatti, parecchi studi effettuati sulla personalità umana tra cui quelli dello psichiatra italiano Tonino Cantelmi (2013), della Professoressa Patricia Wallace sul nuovo narcisismo tramite Fecebook (2017) e dalle considerazioni del filosofo e psicanalista Umberto Galimberti su l’uomo nell’età della tecnica, fanno emergere nuovi bisogni e nuove solitudini.
Da queste considerazioni e con l’aiuto del gruppo di studio del Centro Italiano Gestalt del quale faccio parte, siamo arrivati a considerare come oggi più che mai ci sia un disperato bisogno di Esserci, inteso come essere presente e in Contatto nel qui ed ora.
La performance Digital Emotion descrive quindi, alcuni passaggi importanti di questo contatto: la fragilità dell’Esserci-con dei nostri tempi si evidenzia attraverso l’estrema debolezza dei legami affettivi, che manifestano una ampia instabilità e una grande conflittualità. E se l’identità è liquida, anche il legame interpersonale è liquido, mutevole, individualista e fragile.
So-stare nell’incontro con l’altro, ovvero sono capace di con-partecipare in un percorso di vita, di lavoro, di amicizia, di relazione. Ed infine, Sostarecioè fermarsi, ascoltare per accogliere l’altro, intercettare le sue sensazioni, nell’incontro di corpi che si parlano. Ma anche ritirarsi nel silenzio per accogliere le nostre idee, sensazioni, emozioni e immagini, per elaborarle e ripartire per Stare nel mondo.
Per vedere la performance:
30 marzo ore 15.30 all’evento “Ricomincio da me” presso San Filippo Neri a Modena