Un uovo oggi

Quello dell’uovo e della gallina è un quesito che mi ha sempre incuriosita. Il proverbio significa che è meglio accontentarsi di ciò che si ha oggi piuttosto che rischiare per qualcosa di più appetibile ma difficilmente raggiungibile domani. L’ uovo è il qui e ora la gallina ciò che potrebbe essere ma di cui non siamo sicuri. La simbologia dell’uovo riporta alla vita e alla rinascita e mi piace moltissimo. Le galline le ho sempre tollerate poco specialmente se mi vengono vicino con gli artigli che avverto come un rischio. Amo progettare ma ho imparato che per farlo c’è bisogno di partire da ciò che esiste nel presente. Solo così è possibile scommettere su ciò che potrà essere domani rimboccandosi le maniche a cercar risorse. Si chiama magia del fare, l’antica arte di immaginare il futuro con gli elementi di oggi. È il Tarocco del Bagatto che con i suoi oggetti sul tavolo inventa il futuro in un tempo veloce e creativo.
René Magritte
Non esiste una ricetta ma è importante saper leggere lo scenario, capire cosa richiede il contesto e quali sono le necessità. Quante volte mi sono sentita dire che è meglio assecondare un cliente per poterlo mantenere nel futuro. E poi scoprire che questo ipotetico futuro non esisterà mai perché quando le persone le abitui in un modo è difficile cambiare linea! Fissare i confini, stabilire il valore, farsi pagare per quanto si dà. Questo è giusto. Non un soldo di meno. In questi casi io voglio l’uovo per decidere se farci un’omelette o se far nascere il pulcino! E poi ci sono momenti in cui bisogna tenersi la pancia e rischiare. Nella vita ho scommesso tante volte. Per fortuna ho imparato a valutare in modo saggio raccogliendo informazioni, ponderando le scelte e consultandomi con chi ne sa più di me o che ha un punto di vista diverso dal mio. È quello che mi è successo quando ho comprato casa. Il mio appartamento è stata un’occasione da cogliere al balzo perché con poco più di 100 euro al mese rispetto all’affitto che pagavo, ho potuto aprire un mutuo che a quel tempo era davvero vantaggioso, soprattutto per una che aveva appena aperto una partita IVA. Aspettare mi avrebbe consentito di trovare qualcosa meglio sistemata. Ma quando ci sono entrata sono stata subito folgorata dalla luce che entrava dalle finestre e dagli alberi che vedevo appena fuori. Un appartamento da ristrutturare completamente perché non c’erano neppure i tubi per il riscaldamento. Minuscolo. Ma con una soffitta immediatamente sopra e un bellissimo lucernario tra le travi di legno. Con quel poco che avevo ho immaginato come sarebbe stato togliere un muro, allargare l’antro doccia e soprattutto pensare alla scala a chiocciola che oggi unisce la sala-studio alla piccola mansardina dove di tanto in tanto mi ritiro a coltivare le mie passioni. L’uovo di oggi ci dà certezze e ci invita a coltivare ciò che abbiamo. La gallina di domani ha bisogno di immaginazione, spirito d’iniziativa, coerenza, etica e speranza che non tutti si possono permettere. I nostri ideali ci spingerebbero a covare l’uovo per avere la gallina. È il caso di molte battaglie sui diritti che diventano conquiste se cambiano cultura e mentalità ma che diventano urgenze se si rimandano nel tempo come sta succedendo per le tutele sul lavoro, la sanità pubblica, l’istruzione e l’ambiente. L’urgenza di oggi si riferisce alle violenze che ogni giorno prendono di mira donne, minoranze e persone più deboli. In questo caso non c’è più tempo da perdere. Ci vogliono azioni immediate ed efficaci, che neutralizzino subito i comportamenti sessisti, omofobi e violenti perché i cambiamenti culturali sono lunghi e molto spesso vengono usati come merce di scambio dai chiacchieroni di turno. In questi casi preferisco che ci sia una base certa che nel tempo potrà essere migliorata. Ho imparato che per i diritti non c’è tempo da perdere se si vuole costruire una società più equa e giusta. In ogni caso questo dilemma rimarrà tale per sempre ed è un bene perché ci invita a pensare con la nostra testa spingendoci a prendere decisioni e ad essere liberi. Ciò che conta è come ci approcciamo alla vita e l’impronta che lasciamo del nostro passaggio. Voglio chiudere con l’adagio di Lorenzo De’ Medici nella canzone dedicata a Bacco e Arianna “Del domani non v’è certezza” che descrive la vita come una meravigliosa somma di momenti che bisogna vivere pienamente e con lungimiranza perché rimandare può essere svantaggioso. E se lo diceva lui che era il Magnifico mi sento di seguire il suo suggerimento.
Se vuoi approfondire questi temi scrivimi. Se lo ritieni utile puoi condividere l’articolo sui tuoi canali. Grazie per il tuo tempo!

Pubblicato da Dott.ssa Anna Perna

Formatrice ad approccio umanistico esistenziale e Counselor Professionista Supervisore. Mi occupo da oltre 20 anni di apprendimento continuo, di sviluppo della persona e delle comunità. Sono appassionata d'arte e di viaggi e per questo sempre in cammino.

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