Non c’è bellezza nella polarizzazione

La meraviglia nasce nella complessità

Ceci n’est pas une pipe, René Magritte, 1929

Sembra una pipa.
Guardandola, chi potrebbe pensare il contrario?
Eppure, Magritte gioca con la sua ironia e ci ricorda che no, non è una pipa. È solo il disegno di una pipa. O forse è un’idea di pipa. O forse è una presa in giro.

O forse… beh, forse è l’occasione perfetta per chiederci quante altre cose crediamo di vedere “per quello che sono”, quando invece sono soltanto rappresentazioni, semplificazioni, scorciatoie della mente.

E allora viene da chiederselo:
se una pipa può non essere una pipa… quante “certezze” della nostra quotidianità meritano un secondo sguardo?

Il nostro guaio è che viviamo in un mondo rapido, che ama le etichette veloci e le risposte nette.

La polarizzazione, in tutto questo, arriva come un assistente zelante: ci spiega tutto in due categorie, ci risparmia la fatica del dubbio, ci offre la comodità del bianco o nero.
Ma proprio come davanti alla pipa di Magritte, la domanda scomoda resta lì, in fondo alla mente: e se non fosse tutto così semplice?

O come si chiede il postino di Neruda: e se tutto fosse metafora di qualcos’altro?

La trappola del “o così o cosà”

Il pensiero polarizzato è comodo. Ci solleva dalla complicazione, ci permette di reagire invece di riflettere.
Ma la sua comodità è un inganno: riduce il mondo a linee grosse, rigide, e ci fa perdere la ricchezza delle sfumature.

Ed è proprio questa riduzione che rende la polarizzazione un terreno perfetto per manipolazioni, slogan estremi e narrazioni che giocano con le nostre emozioni, in particolare con quelle più immediate.

Emozioni che scattano, sentimenti che si imparano

Umberto Galimberti ci offre una chiave essenziale:
le emozioni sono innate;
i sentimenti, invece, si apprendono.

La paura scatta da sola.
L’odio si costruisce.
La rabbia esplode.
Il risentimento cresce.

Gli slogan polarizzanti lavorano esattamente così: prima attivano un’emozione primaria, poi la consolidano in un sentimento appreso.
Si parte dal “ho paura” e si arriva al “ce l’ho con loro”.
Un processo silenzioso, ma potentissimo.

La complessità come gesto di libertà

Resistere alla polarizzazione non significa stare nel mezzo per principio.
Significa riconoscere quando la realtà viene ridotta a due alternative che non la rappresentano davvero.
Significa chiedersi: “E se fosse come la pipa? Se quello che vedo fosse solo una versione, un’immagine, un’interpretazione?”

Accogliere la complessità è un modo per recuperare spazio mentale, per restare liberi, per non farsi trascinare da chi vuole semplificare il mondo fino a trasformarlo in un menù di scelte obbligate.

La meraviglia è nelle sfumature

La polarizzazione vuole convincerci che il dubbio è un nemico.
La complessità ci ricorda invece che il dubbio è una porta. Perché chi dubita cerca, si informa, approfondisce. E chi ha le informazioni ha

Una porta attraverso cui entrano le sfumature, i dettagli, le contraddizioni, le possibilità inattese.
Una porta attraverso cui torna la meraviglia — quella delle cose che non si lasciano ridurre, che non stanno mai davvero da una parte sola.

Perché, proprio come la famosa pipa che pipa non è, la realtà non si offre mai in modo così semplice.

La bellezza non abita nei poli opposti.
La bellezza è nella complessità.

Ed è proprio lì che, smontando le facili polarizzazioni, possiamo tornare a trovare la meraviglia.

***

Se vuoi superare le sfide e i condizionamenti della società per vivere una vita autentica e appagante contattami. Sarò lieta di accompagnarti alla scoperta della versione migliore di te.

Pubblicato da Dott.ssa Anna Perna

Formatrice ad approccio umanistico esistenziale e Counselor Professionista Supervisore. Mi occupo da oltre 20 anni di apprendimento continuo, di sviluppo della persona e delle comunità. Sono appassionata d'arte e di viaggi e per questo sempre in cammino.

Lascia un commento

Nemesys

Il mio modo di esserci

Il Diario di LaMeLa777

La mia vita qualunque!

nonsolobiancoenero

La vita è un’enorme tela: rovescia su di essa tutti i colori che puoi (Danny Kaye)

Ontologia Psicoanalisi Logica

Logica, filosofia della scienza. Psicoanalisi clinica didattica. Università degli studi di Padova.

La psicoanalista rinascimentale

Storie di follia ordinaria

Sicilia

Il nostro viaggio d'istruzione