Laura lavora presso una startup e si occupa di comunicazione. Il suo lavoro le piace tantissimo. Da quando si è formata sulle nuove tecnologie utilizza l’Intelligenza artificiale e la sua performance è notevolmente migliorata. Ma le pressioni sono aumentate da quando è entrato un cliente molto grande e molto esigente.
A casa non va meglio. Il suo compagno le fa pressioni perché vorrebbe un figlio e lei sente che gli anni passano e non ha più tempo da perdere. Ma non si decide perché ha paura di perdere ciò che ha conquistato nella sua vita professionale.
Al lavoro è sempre stata molto gentile e paziente. È un punto di riferimento, ma ultimamente ha la testa da un’altra parte e commette spesso degli errori. Il suo capo la riprende in presenza dei colleghi, cosa che la mortifica e la demotiva.
Laura piange spesso, si lamenta e comincia a mostrare un comportamento aggressivo anche quando risponde ai clienti.
Il caso di Laura è abbastanza frequente e doloroso. Probabilmente un percorso di Counseling sarebbe importante sia per la sua vita professionale che per la sua vita privata.

L’era dell’Intelligenza Artificiale apre scenari interessanti per quanto riguarda le performance ma la capacità di utilizzare la nostra Intelligenza Emotiva rimane fondamentale se si vuole trovare l’equilibrio per una vita sana.
Ma cosa intendiamo precisamente? Diversi studi descrivono I.E. come l’abilità di comprendere, gestire ed esprimere le proprie emozioni e di comprendere ed influenzare le emozioni degli altri.
Essa presuppone la conoscenza delle proprie reazioni emotive per poterle gestire e regolare e per riconoscere e gestire le reazioni degli altri nelle diverse situazioni che si propongono.
Per gli studiosi esistono 5 pilastri:
- Autoconsapevolezza
- Autoregolamentazione
- Motivazione
- Empatia
- Abilità sociali
Prima riflessione: prendi un momento e per ciascuna di queste componenti misura su una scala da 1 a 10 quanto senti di possederle. Quali ti sono già familiari e quali puoi migliorare? In quali contesti e situazioni puoi averne beneficio?
Lo sviluppo della competenza emotiva riguarda prima di tutto il modo in cui ciascuno di noi riesce a regolarle proprie emozioni (controllo) per raggiungere livelli ottimali e socialmente accettabili, di comportamento. È per questo motivo che secondo lo studioso Daniel Goleman la struttura della competenza emotiva è composta da quella personale e sociale.
L’abilità personale si riferisce al nostro personalissimo modo di controllare noi stessi attraverso un’approfondita conoscenza di come siamo fatti e dall’accettazione dei nostri pregi e i nostri limiti. Ciò è importante per mantenere viva la motivazione e perseguire i nostri scopi e obiettivi nonostante gli ostacoli. È fondamentale per gestire il cambiamento e le crisi, con un atteggiamento aperto di fronte a nuove idee.
Quella sociale si riferisce al modo in cui gestiamo le relazioni con gli altri attraverso l’empatia e quei sentimenti che favoriscono legami collaborativi e di solidarietà. Questa comprende saper comunicare, prendere decisioni, risolvere i problemi e i conflitti della vita quotidiana.
Seconda riflessione: pensa ad una situazione della tua quotidianità, sul lavoro o nella vita privata. Tra le abilità sociali di quali sei più consapevole e cosa fai per migliorarti?
In conclusione, ciò che ci permette di essere “emotivamente intelligenti” non è essere sempre felici, ma conoscerci, accettare e legittimare tutte le emozioni che viviamo per vivere al meglio la nostra vita.

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