Ho sempre sentito una forte tensione verso la creatività, l’armonia e la ricerca estetica. E’ mia profonda convinzione che l’arte tutta abbellisca l’animo!

Scrivere, recitare, cantare, dipingere e muovermi nello spazio, creare dal nulla e convogliare energia creatrice, mi fa sentire viva e in armonia con gli altri ed il mondo. Allora mi sono domandata se attraverso l’arte sia possibile non solo promuovere la salute, il benessere e lo sviluppo personale, ma anche sviluppare un modo tutto laico di avvicinarsi alla spiritualità.
Lo sviluppo della creatività, dell’arte e della sensibilità estetica è considerato parte della maturazione dell’individuo. Esprimersi, comunicare, relazionarsi con le persone non avviene soltanto attraverso la comunicazione verbale e non verbale. L’arte in generale ci mostra che la tendenza allo sviluppo delle potenzialità individuali si manifesta con la tendenza alla formatività e questa comprende il processo emozionale, i contenuti cognitivi, quelli creativi ed estetici.
Condizione perché le persone si affaccino all’esperienza espressiva è conseguente al sentirsi interiormente liberi e non giudicati nelle scelte effettuate anche quando possono provare incertezza, ambivalenza o confusione.
Nei laboratori penso sia importante sperimentare almeno due o tre forme espressive – pittura, disegno, il canto, la danza, l’interpretazione – tra le quali scegliere quella che si sente al momento più rispondente: in questo modo la manifestazione dell’ esperienza attuale, propria dell’organismo, può avvenire più facilmente poiché spesso vi è anche una decisa preferenza sensoriale verso la modalità di esprimersi.

Inoltre, le attività artistico espressive favoriscono il processo di focalizzazione sull’esperienza attuale, su ciò che si prova nel qui ed ora, nell’ esperienza presente, aiutando quel processo di epochè che porta a sospendere il giudizio, favorendo l’esteriorizzazione del mondo interiore, l’integrazione cosciente delle sue componenti, la loro trasformazione adattiva e creativa. Il valore di questo processo sta nel fatto stesso che le persone possano mettere in luce le proprie potenzialità, di comprendere la propria esperienza rielaborandola personalmente.
Come consulente mi propongo di facilitare l’espressione del cliente. Sono attenta a cogliere i significati della sua attività secondo le esigenze che ha manifestato, ai temi che egli propone. Il percorso attraverso l’arte non ha lo scopo di far apprendere una tecnica artistica, piuttosto ha come finalità quella di far provare un’esperienza in cui la persona si impegna con soddisfazione nella realizzazione di un lavoro con un contenuto artistico, che possa sperimentare le sue emozioni e le possa comunicare agli altri attraverso un suo personalissimo senso estetico per fiorire. La scelta di impegnarsi in attività che fanno sentire in armonia con se stessi, va nella direzione dell’ autorealizzazione e, talvolta, dell’aumento della stima reciproca.
Creare significa darsi un’anima.
Tratto da Cap.8 “Attraverso la gentilezza” A. Perna, 2010