
γνῶθι σαυτόν, gnōthi sautón
“Conosci te stesso e nulla di troppo”
(Oracolo di Delfi)
«… ciò che caratterizza la personalità è la libertà, l’individualità, l’integrazione sociale e la tensione religiosa… questi sono i quattro principi essenziali della personalità umana.… la funzione del counselor è quella di portare il cliente ad accettare la responsabilità della propria condotta e degli esiti della propria vita… alla fine il counselor lo aiuterà a trovare e a utilizzare le sue risorse di libertà» (Rollo May)
Il Counseling è un processo relazionale che ha come scopo promuovere una maggiore consapevolezza di sé, dei propri bisogni e del proprio potenziale nelle diverse situazioni della vita.
La figura del counselor accompagna individui, gruppi, comunità in un percorso evolutivo. Lo può fare in un momento di crisi, scaturita da difficoltà oggettive, ma anche a partire da obiettivi professionali, personali, progettuali che si vogliono raggiungere. Tutto ciò attraverso l’ascolto e il confronto, per far sì che le persone trovino in se stesse le risorse per tracciare il proprio cammino.
Non essendo un percorso medicalizzato, il counselor non cura ma si prende cura delle persone in percorsi che solitamente si esauriscono tra 8 e 15 incontri.
Il counselor lavora con più professionisti perciò se c’è necessità di un lavoro di diversa natura si invita il cliente a rivolgersi ad un altro professionista.
Ciò che si cerca di fare è di mettere le persone di fronte ad uno specchio dove guardandosi da fuori possano vedere quelle parti nascoste e poco visibili, in un contesto senza giudizio.
Su cosa possiamo lavorare:
- Miglioramento della consapevolezza e la padronanza di sé
- Miglioramento delle relazioni personali e professionali
- Miglioramento della creatività e della capacità di problem solving
- Miglioramento della capacità di prendere decisioni
- Gestione dello stress e delle emozioni
- Miglioramento dell’immagine di sé, dell’autostima e dell’autorealizzazione

IL COUNSELING NELLE ORGANIZZAZIONI HA COME SCOPO
L’ Organizational Counselor si occupa degli “aspetti umani” dell’esperienza lavorativa con l’obiettivo di favorire lo sviluppo delle persone al lavoro, nonché di migliorare la
performance delle organizzazioni.
Il Professionista opera principalmente su due livelli:
1) lavoratori (individui e gruppi),
2) organizzazione nel suo complesso.
La sua expertise si esplicita, in prevalenza, nella considerazione dei processi cognitivi ed emotivi coinvolti nelle relazioni di lavoro, nello sviluppo di competenze, nell’incremento della qualità delle relazioni, nel miglioramento della comunicazione interna all’organizzazione, nell’ assessment delle dinamiche intragruppo, nella definizione di progetti di sviluppo di carriera (career counseling) e di sostegno in situazioni di cambiamento o di perdita del lavoro, ma anche di reinserimento professionale.
Inoltre le si possono aiutare le organizzazioni nella creazione di politiche e programmi di promozione del benessere individuale, lavorativo e organizzativo che
rafforzino la qualità di vita delle persone e prevengano al contempo l’insorgenza dei
principali rischi psico-sociali, tra cui lo stress lavoro-correlato e il burnout.
Nell’espletare il ruolo, il Professionista contribuisce in modo essenziale al processo
di prevenzione e trasformazione positiva dei conflitti.
Al Counselor che si occupa di Well-being Strategis spetta, inoltre, il compito di promuovere le competenze che consentono di interpretare l’eterogeneità come un’opportunità da valorizzare, cogliendo le potenzialità del diversity management quale dimensione portante del miglioramento sia della struttura organizzativa che del benessere.

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